"Reading Romance is Subversive. Join the Revolution." ~ Barbara Samuel

Aggiornata al 2007

*Che cos'e' il romance?
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Sviluppi e trend.
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I limiti (imposti) del romance
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Perche' così tante persone lo denigrano?
*
I romance in Italia.

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Che cos'e' il romance?

Secondo la definizione ufficiale, in ogni romance si trovano due elementi di base: una storia d'amore centrale ed un finale emozionalmente appagante e ottimista.
In un romance la trama principale riguarda due persone che si innamorano e cercano di far funzionare la loro relazione. Il conflitto e il climax del libro si incentrano sulla storia d'amore. La scrittrice puo' creare a piacere varie sottotrame purche' il conflitto della relazione rimanga la storia principale.

Si distinguono due formati.
-"Series" o "Category" romance: romance brevi che vengono pubblicati in ordine e per mese, con un numero di serie su ogni titolo. Questi libri sono pubblicati solitamente da Harlequin/Silhouette (in Italia conosciuti come Harmony)
-"Single-title" romance: romance piu' lunghi pubblicati individualmente e non come parte di una serie numerata - pubblicati da ognuna delle quasi 10 case editrici di New York.

E sei sottogeneri.
-Contemporary romance: romance ambientati dopo la Seconda Guerra Mondiale.
-Historical romance: romance ambientati prima della Prima Guerra Mondiale.
-Inspirational romance: romance che contengono temi spirituali o religiosi.
-Paranormal romance: romance che contengono elementi come fantasy, fantascienza (viaggi nel tempo, nuovi mondi), magia, personaggi soprannaturali (come fantasmi, angeli, vampiri, licantropi).
-Regency romance: romance ambientati nell'Inghilterra dei primi dell'800 che si caratterizzano per la brevita' e per la mancanza di scene d'amore esplicite.
-Romantic suspense: romance che contengono gialli e complotti.

Quasi ogni autrice statunitense che scrive romance e' membro dell'associazione Romance Writers of America, fondata nel 1981. I membri del RWA scrivono il 55% della fiction popolare in paperback venduta in America, piu' di tutti i libri gialli e di fantascienza messi assieme.

Negli USA i romanzi rosa costituiscono piu' del 50% delle vendite totali di libri tascabili, e creano quasi un miliardo di dollari in vendite annuali solo negli Stati Uniti. Ogni mese, vengono prodotti approssimativamente 150 nuovi romance da 19 case editrici.
Jayne Ann Krentz sostiene che l'enorme popolarita' del genere romance e' semplice da capire: "Riguarda l'yin e yang della natura umana. Non e' basata su stereotipi, ma archetipi".

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Sviluppi del romance moderno (12/2007)

Jane Austen (1775-1817) e' da molti considerata la prima autrice classica di romance, a cui fanno seguito Georgette Heyer (1902-1974) i cui libri furono di ispirazione a numerose autrici americane di oggi, e Barbara Cartland (1991-2000).

Negli anni Cinquanta e Sessanta prevalevano gli storici-gotici di Victoria Holt (1906-1993) e Mary Stewart (1916-), gli aspiranti "Via col vento", il contemporary suspense, i romance segretaria-capo, dottore-infermiera.
Harlequin venne fondata in Canada nel 1949 come casa editrice specializzata in ristampe, nel 1953 inizio' a pubblicare romance a sfondo medico, e successivamente comincio' a distribuire nel Nord America i romance dell'editore britannico Mills and Boon, scartando i romance considerati "sessualmente espliciti" (nonostante gia' in origine il massimo dell'audacia fosse rappresentato da scene di baci).
Negli anni Sessanta il successo dei romance fu tale che Harlequin si limito' a pubblicare solo romanzi Mills and Boon, ma la maggior parte delle vendite erano ristrette al Canada.
Le autrici di questo periodo non scrivevano storie d'amore sensuali, probabilmente perche' a quel tempo la societa' era così bigotta che alle donne semplicemente non era permesso avere bisogni sessuali. Le protagoniste femminili non potevano fare sesso senza amore e così abbondavano le storie in cui la tensione doveva essere mantenuta dalla protagonista che sospettava l'eroe di omicidio... non la cosa piu' romantica di questo mondo.

Negli anni Settanta il romance inizia ad ottenere un grande successo in America, e si stacca dalle sue "origini" britanniche.
Ad essere considerata fondatrice del romance storico attuale e' Kathleen Woodiwiss (1939-2007) che assieme a Rosemary Rogers e Jennifer Wilde introdusse i politicamente scorretti "bodice rippers" (letteralmente strappa-corsetti: attivita' "prediletta" dai loro protagonisti maschili) come Sweet Savage Love, The Flame and the Flower e Love's Tender Fury. Questi libri avevano poco a che vedere con la storia e molto a che fare con le fantasie femminili. Ebbero grande successo tra il pubblico femminile e cambiarono il genere. La maggior parte presentava la relazione tra un uomo adulto e una donna molto giovane, con turbolenti litigi seguiti da molte scene d'amore, e spesso violenze e stupri.
I romanzi di queste autrici, pur essendo considerati i primi "romance moderni", non rappresentano il romance attuale.
La frequenti scene di stupro erano una sorta di meccanismo protettivo per la protagonista e la lettrice stessa: si era passati da un'era in cui le donne "per bene" non dovevano avere desideri sessuali, a un periodo in cui essi iniziavano a essere riconosciuti apertamente. Restava tuttavia il timore/pregiudizio secondo cui una donna interessata al sesso come piacere (e non piu' come dovere) sia una sgualdrina. Di qui l'éscamotage del sesso descritto in modo esplicito ma giustificato psicologicamente come un atto a cui la protagonista (pura e innocente) e' costretta.

Sul fronte dei ben piu' morigerati category romance, nel 1971 la Harlequin acquisto' la Mills and Boon e (a causa dell'ostracismo delle librerie) scelse come canale di distribuzione i supermercati e altri negozi al dettaglio; poneva enfasi sulla linea di romance piuttosto che sulla singola opera o autrice.
Nel 1973 venne introdotta una nuova collana oltre alla Harlequin Romance: Harlequin Presents, che presentava romanzi leggermente piu' sensuali di autrici famose: Violet Winspear, Anne Hampson, e Anne Mather. Nel 1975 la maggioranza delle vendite degli Harlequin provenivano dagli Stati Uniti, eppure l'editore fino ad allora aveva assunto solo scrittrici britanniche. La prima scrittrice americana a essere pubblicata sotto il loro marchio fu Janet Dailey, ma per diversi anni l'editore fu restio ad assumere altre autrici americane.

Negli anni Ottanta lo stile cambia gradualmente e anche le autrici che avevano debuttato negli anni Settanta con lo stile dei "bodice rippers", come Catherine Coulter e Johanna Lindsey, evolvono e migliorano, creando romanzi dalle trame piu' solide, meno melodrammatiche e con una scrittura piu' professionale.
Gli historical romance uscirono dal periodo medievale e dall'ambientazione americana a favore dell'Inghilterra della reggenza con Judith McNaught, Julie Garwood e Amanda Quick tra le altre. Incominciarono a ritrarre personaggi piu' sofisticati e sfacettati i cui problemi avevano origini psicologiche. Da questo periodo fu possibile leggere romance piu' leggeri e ricchi di humor, così come quelli senza personaggi maschili dominanti e autoritari (i cosiddetti alpha male) .
Parallelamente si fanno strada autrici che scrivono scene di sesso sempre piu' audaci e dettagliate, come Bertrice Small, Virginia Henley, e piu' tardi Susan Johnson, le cui protagoniste affermano senza "éscamotage psicologici" i loro desideri sessuali.
I tradizionali regency romance, che per anni erano esistiti solo come "romance da salotto" ispirati a Georgette Heyer, divennero piu autonomi e originali. Le storie si fecero piu' intense, come nei regency scritti da Mary Jo Putney, Mary Balogh e Jo Beverley.

Per quanto riguarda i romanzi contemporanei, alcuni libri "glitter" (ovvero ambientati nel mondo dell'alta societa') raggiunsero una notevole popolarita' durante gli anni '80: Judith Krantz, Sidney Sheldon e Jackie Collins non scrivevano romance ma i loro libri contenevano elementi romance al loro interno.
Nel 1980 l'editore americano Simon and Schuster diede il via alla collana Silhouette Books, in diretta competizione con gli Harlequin, assumendo autrici americane, le stesse che Harlequin aveva rifiutato, fra cui Nora Roberts, incoraggiando piu' varieta' e sperimentazione.
Solo allora Harlequin ideo' la linea "Harlequin Superromance", che presentava storie piu' lunghe, con personaggi e ambientazioni americane, tra le autrici: Emilie Richards.
Il pubblico richiedeva scene di sesso piu' esplicite, e altri editori iniziarono a pubblicare category romance, come Dell con la collana "Candlelight Ecstasy" (1980), che per prima infranse il tabu' secondo cui le protagoniste dovevano essere vergini. Tra le autrici che scrissero per questa collana: Kay Hooper e Jayne Castle (aka Jayne Ann Krentz / Amanda Quick).
Il successo del genere category fu cosi' grande che gli editori aumentarono le uscite, saturando il mercato e causando un abbassamento generale della qualita' delle opere.

Lo sviluppo del genere nel formato single-title prosegui' fino ai primi anni Novanta, quando il romance sofisticato e adulto giunse all'apice, tanto che molti vedono in questo periodo l'epoca "d'oro" del romance.
I single title contemporanei e il romantic suspense cominciarono ad apparire in questi anni ed ebbero un grande successo grazie ad autrici di talento quali Linda Howard e Anne Stuart.
Molte autrici che avevano scritto category, come Nora Roberts (l'autrice di romance ancor oggi piu' popolare), cominciarono a pubblicare contemporanei piu' lunghi e anche Harlequin si adatto' creando l'imprint MIRA.
Nel periodo in cui fu pubblicato il primo romance contemporaneo di Susan Elizabeth Phillips "It had to be you" (1994) il single title romance contemporaneo era pienamente collaudato. Le case editrici si affrettarono ad accontentare la domanda delle lettrici, cioe'... romance e ancora romance.

Probabilmente, la ragione per cui i romance moderni sono infinitamente piu' popolari di quelli del passato e' che i romance scritti oggi, come la fiction letteraria, sono scritti espressamente per donne adulte e con esperienza. Non e' una questione di esplicita', ma di emozioni mature, di donne che conoscono la differenza tra amore e lussuria, e di relazioni che vanno molto oltre il fatidico "Mi vuoi sposare?".
[Alcune info di base tratte dal testo di Robin Nixon Uncapher -
AAR]

I trend dal 2000 in poi (12/2007)

*E-book: i romance in formato elettronico hanno un inizio in sordina, con copertine a livello amatorial-ridicolo ed autrici sconosciute, ma in pochi anni ottengono un successo superiore alle aspettative. Tante scrittrici che hanno esordito in formato ebook sono state messe sotto contratto da grandi editori (Sharon Page, Shiloh Walker, Shayla Black, per citarne alcune) e diverse sono divenute bestseller nazionali (come MaryJanice Davidson e Jaid Black). Leader e "capostipite" del settore e' Ellora's Cave (fondata nel 2000), che pone l'accento sul lato erotico delle storie e successivamente ha iniziato a pubblicare anche in formato cartaceo. Tra gli altri editori: Samhain Publishing, Loose-id, Liquid Silver Books, Red Sage Publishing, Amber Quill, Changeling Press e Cobblestone Press.


*Erotismo: in parte come diretta conseguenza del successo delle storie piccanti in formato ebook, anche gli editori tradizionali creano nuove collane per ospitare romance via via sempre piu' spinti ed erotici. Tra le prime e' Kensington Books a proporre nel 2000 la collana Brava, a cui segue nel 2006 una linea ben piu' spinta, Aphrodisia.
Nello stesso anno prende il via la collana
Avon Red per Harper Collins; l'executive editor di Morrow/Avon, Lucia Macro, ne spiega a filosofia: "romanzi piu' sexy (...) che portano le lettrici piu' in la' di dove siano andate, esplorando fantasie senza limiti." [fonte]. Simile percorso intrapreso nel 2005 da Berkley con l'imprint Heat e nel 2006 da Harlequin con la collana Spice (in Italia edita come "Harmony Passion", probabilmente in traduzione non integrale) che tuttavia si definisce women's fiction e non romance. Un termine coniato per questo genere e' "romantica", contrazione delle parole ROMANce ed eroTICA.
Il formato consueto per questi romanzi e' il trade-paperback (formato 21x14cm e prezzi intorno ai 14$), presenta cover piuttosto esplicite ma solitamente raffinate.
A rendere questi romance piu' erotici non e' solo una maggior frequenza e varieta' di scene di sesso e una descrizione piu' dettagliata delle stesse, ma la presenza sempre maggiore di tematiche BDSM e del cosiddetto Ménage, solitamente un rapporto a tre (due uomini e una donna). L'autrice di romance che per prima ha utilizzato questo schema nei suoi romanzi e' stata Emma Holly, inizialmente per Black Lace e successivamente in diversi romance editi da Berkley, in cui appaiono anche delle scene esclusivamente M/M (Strange Attractions, Fairyville, Ice Prince, e altri). Piu' di recente hanno affrontato temi simili Evangeline Anderson, Lora Leigh, Jane Lockwood e Megan Hart.


*Paranormale: il successo piu' grande in campo romance e' riscosso dal paranormale, che si interseca perfettamente con l'erotismo che e' sempre piu' predominante nei romance. Vampiri, shapeshifter, licantropi, demoni e universi paralleli si trovano al centro di queste storie, che in parte sono "figlie" delle saghe di Anne Rice e (successivamente) di Laurell K. Hamilton.
La prima autrice di romance a riscuotere un notevole successo in questo campo e' Christine Feehan. Il primo libro della saga dei Carpathians, "Dark Prince" e' stato pubblicato nel 1999 da Dorchester, l'unica casa editrice che al tempo era disposta a pubblicare un romance di genere paranormale, come racconta l'autrice in un'
intervista: "Ora il paranormale va forte, ma all'epoca se menzionavi la parola 'vampiro', non leggevano nemmeno il manoscritto." Piu' di recente, hanno raggiunto lo status di bestseller Maggie Shayne, Angela Knight, Marjorie M. Liu e J.R. Ward; tante autrici di romance storici o contemporanei si sono cimentate con questo genere, come Lynsay Sands, Katie MacAlister e Erin McCarthy.
Tra i motivi per cui il romance paranormale ha ottenuto tanti consensi in America, notano alcuni, puo' esserci la tragedia dell'11 settembre, che ha spinto molte persone a preferire storie che si discostano il piu' possibile dalla realta'.


*M/M Romance: il romance omoerotico *scritto e letto da donne* e' un genere che in Occidente ha le sue radici soprattutto nelle fanfiction (o "slash") basate su famose serie TV. In America e' rimasto nella relativa oscurita' fino a quando i fumetti giapponesi ("manga") per ragazze che ritraggono storie d'amore maschile ("yaoi", "shounen ai", "boys' love") hanno raggiunto una sorprendente popolarita'.
Se il boom dei manga negli States e' iniziato nel 2000, il successo del genere yaoi si colloca qualche anno dopo ed ha un'influenza diretta sui romance in formato e-book. Alcuni editori creano collane direttamente ispirate al genere e contrassegnate da cover in "stile manga" (vedi "Orange Moon" di Barbara Sheridan per Loose-id e "Fireflies" di Ally Blue per Samhain), altri piu' semplicemente espandono o intraprendono nuove collane di genere M/M. Il principale editore di e-book in campo romance GLBT (gay, lesbian, bisexual, transgender) e'
Torquere Books, piu' recente e' Man Love Romance Press.
Attualmente il successo dei manga yaoi in America e' di gran lunga superiore a quello dei romance M/M per donne, e spesso si tratta di realta' separate: gran parte delle lettrici di yaoi ignorano gli e-book M/M, e gran parte delle scrittrici di storie M/M vedono con diffidenza e superficialita' il genere yaoi. E' ipotizzabile che in futuro questa tipologia di romance diventi piu' popolare, forse fino a essere pubblicata in formato cartaceo da grandi editori.

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I limiti (imposti) del romance (12/2007)

Sebbene il romance abbia come unica condizione quella di essere incentrato sulla storia d'amore di una coppia e di avere un finale ottimista, in realta' e' limitato da numerose imposizioni e "regole silenziose", spesso dettate dagli editori per superficiali motivi di marketing.

*Periodo: se si parla di romance storico, la maggioranza dei libri e' ambientata nel Diciannovesimo secolo, piu' di rado viene trattato il secolo precedente. Il genere Medievale e' sempre meno visitato, mentre gli altri periodi storici sono pressoche' ignorati.
In particolare, vengono evitati i periodi delle due guerre mondiali, con rare e coraggiose eccezioni (come il recente "Perfidia" di Elspeth McKendrick).

*Ambientazione: nel caso dei romance contemporanei le vicende si svolgono principalmente negli Stati Uniti, piu' che comprensibile in quanto il genere e' scritto e letto in origine da donne americane.
Nei romance storici, tuttavia, e' meno giustificabile il fatto che la stragrande maggioranza di romance sia ambientata in Inghilterra. Non si pone soltanto il problema della ripetitivita' per chi legge, ma anche di come e' affrontata l'ambientazione britannica: il piu' delle volte in modo superficiale e privo di ispirazione.
Le ambientazioni in altri paesi europei, mediorientali, asiatici e cosi' via sono molto rare: l'esclusione di un'ampia varieta' di setting non puo' essere un fattore positivo per il genere.

*Lunghezza: dalla seconda meta' degli anni Novanta in poi i romance hanno subito una progressiva diminuzione del numero di pagine per opera.
Se in precedenza erano frequenti le opere con oltre 500 pagine ("Shanna" [1977] di K. Woodiwiss conta 672 pagg, "Paradise" [1991] di Judith McNaught e' di 700 pagg e "Seduced" [1994] di Virginia Henley di 544), oggi lo standard e' di 380 pagine, e non e' raro trovare romance che non superano le 280 pagine.
Cio' comporta evidenti limitazioni alle autrici nello sviluppo della trama e dei rapporti tra i personaggi.

*Meccanismo seriale. Negli anni precedenti alla seconda meta' degli anni Novanta non era inusuale trovare i protagonisti di un romance figurare come personaggi secondari o semplici cameo in altri romance della stessa autrice. Negli anni Ottanta Jude Deveraux, Mary Balogh, Julie Garwood e altre avevano scritto storie con tale particolarita'.
Attualmente questo sistema e' stato adottato come standard automatico per la maggioranza di autrici di romance: e' divenuto una fredda tecnica di marketing, non dissimile al "Collezionali tutti!" delle soprpresine Kinder.
Se diverse autrici sanno raggirare o sfruttare questa caratteristica e sfornare ugualmente dei romance autentici e apprezzabili, in un numero maggiore di casi questo sistema si e' rivelato una trappola che fa perdere naturalezza alle storie e credibilita' ai personaggi, talvolta ridotti a misere fotocopie via via sempre piu' sbiadite. Esempio perfetto di cio' e' la "Bar Cynster" series di Stephanie Laurens.

*Uniformita' di tono e contenuti. Nell'ultimo decennio ha preso piede un processo di standardizzazione su piu' livelli.
Nel 2005 Connie Brockway, che si e' presa una pausa dal genere storico, ha affermato:
"Purtroppo non penso che ci sia molto spazio nel romance storico di oggi per esplorare cose che non sono facilmente spiegabili nel contesto di un bacio, o risolte con una dichiarazione d'amore."
Laura Kinsale ha scritto nel 2006:
"A volte inizia a sembrarmi che una buona percentuale di lettrici attuali di romance sia in realta' timorosa di leggere una storia con un vero conflitto."
Cio' significa che le limitazioni non sono solo di carattere formale (periodo, ambientazione geografica, numero di pagine, ecc), ma vanno nel profondo.
I romance che gli editori richiedono sono quasi sempre storie leggere, ripetitive, che danno un senso di sicurezza dalla prima fino all'ultima pagina. Eppure la garanzia del "finale ottimista" non dovrebbe impedire di appassionarsi veramente o di temere per i personaggi e per la loro sorte.
Sono tanti i cliche' che le autrici continuano a riproporre senza alcuna verve: il 'mascalzone rubacuori' che deve essere portato sulla retta via, l'eroe che e' emotivamente 'segnato' e rifiuta di ammettere il suo amore, la protagonista che rifiuta di sposare l'eroe perche' pensa che lo stia facendo per dovere, stupidi equivoci, bambini segreti, o semplicemente il cattivo di turno che vuole uccidere uno o entrambi i protagonisti.
A cio' si aggiunge l'uniformita' del tono: un numero impressionante di autrici scrive con uno stile dozzinale e privo di individualita'; una sorta di "incesto linguistico" basato sulla copia (spesso a livello inconscio) di un insieme di espressioni, descrizioni e frasi divenute "tipiche" del romance.

Il processo di standardizzazione del romance e' giunto al punto che molte autrici e lettrici si sono auto-convinte che non vi sia alcuna speranza di autentica varieta' per il genere.
E' innegabile che il romance per sua natura si basi su meccanismi che sono ripetitivi, ma la presenza di due semplici condizioni (storia incentrata su una coppia e finale ottimista) non esclude di per se' varieta' e differenziazione.
E' necessaria una notevole dose di talento per andare oltre alla mediocrita', ed e' naturale che questo talento sia merce rara, a maggior ragione in un genere bistrattato dalla critica e poco allettante per gli scrittori piu' raffinati.
Ma il problema non e' la mancanza di talenti: e' la scarsissima liberta' creativa che i grandi editori impongono perfino ad autrici affermate. Una liberta' che in passato veniva concessa in misura maggiore, e che oggi si trova nei medi editori come Dorchester che non nei grandi come Avon (Harper Collins), spesso considerato il principale responsabile dell'uniformazione del genere romance.
Infine, e' il pubblico americano ad essere in parte responsabile dello spreco di potenzialita' del genere romance, dato che non sempre premia le autrici che piu' lo meritano, tanto che alcune di esse si trovano a dover cambiare genere o ad abbandonare la scrittura a causa dei contratti non rinnovati. Ma e' comprensibile che molte autrici non vengano notate dal pubblico, quando la maggior parte delle lettrici non segue i siti come "All About Romance", che forniscono recensioni (solitamente) affidabili e indispensabili in un mercato cosi' vasto che non da' la possibilita' di leggere tutte le uscite.

Nonostante tutte le limitazioni, il genere romance produce tuttora un buon numero di opere che non hanno nulla da invidiare ai romanzi che dalla critica vengono considerati piu' "elevati".
Ma e' innegabile che la produzione potrebbe essere di gran lunga migliore se vi fosse una maggior creativita' concessa agli autori, e se il pubblico stesso avesse piu' coscienza e rispetto delle potenzialita' del romance.

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Perche' così tante persone lo denigrano?

Nessuna lettrice pretende che il genere romance sia posto allo stesso livello di autori classici come Dostoevskij o Manzoni.
Ma chiunque conosce questo genere, sa che un buon romance non ha nulla da invidiare agli altri generi di intrattenimento, siano essi libri gialli, film romantici o telefilm avventurosi.
Se volete accusare i romance di essere un "prodotto consumistico di massa" siete liberi di farlo, ma tenete a mente che sono altrettanto "consumistici" gran parte dei programmi TV che guardate, dei bestseller che leggete, dei film che vedete al cinema, della musica che ascoltate.
Analogamente, nessuno sostiene che ogni romance sia un buon libro. Così come si sa che non tutti i libri che vengono pubblicati sono di qualita' eccelsa, che non tutti i siti web sono degni di essere visitati, che non tutti gli attori sono bravi, che non tutti i cuochi cucinano bene.
Nessuno si sogna di dire che tutti i libri sono da buttare, che internet e' inutile, che i film sono orrendi, che al ristorante si mangia male.Invece tante persone, sia donne che uomini, sono pronte a dire che "il genere rosa e' spazzatura" senza precisare se il giudizio si riferisce alla produzione italiana, straniera, contemporanea o remota o a un'autrice in particolare. E soprattutto, senza averne letto uno.
Di seguito, scoprirete tutte le ragioni per cui questo genere e' il piu' ingiustamente denigrato tra tutti i generi d'intrattenimento.

Mancanza di informazione

Chi snobba il genere solitamente non ha mai letto un romance. Ognuno adduce delle ragioni che hanno origine da quel poco che ha sentito dire (o che ha immaginato) sul genere.
Di seguito vengono sfatate le principali "cantonate" dei critici ignoranti e amanti dei pregiudizi:
-Il romance NON E' SOLO HARMONY.
I romanzi Harlequin (ribattezzati Harmony in Italia) sono i piu' economici e i piu' abbondanti in tutto il mondo, per questo molte persone li credono rappresentativi di tutto il genere romance. Pero' non e' così: ci sono tante altre case editrici che offrono romance migliori. Naturalmente esistono buoni romanzi "Harmony", ma ci sono tante case editrici che immettono materiale di qualita' superiore: Avon, Pocket Books, Bantam, Dell, Signet, Jove ed altre ancora.
Inoltre, se il tipico romanzo Harmony ha 160 pagine di media, i romance degli altri editori possono superare le 300 o addirittura le 400 pagine. E' ovvio che un libro di 400 pagine puo' raggiungere una qualita' superiore, avendo la possibilita' di rendere in modo piu' completo la caratterizzazione dei protagonisti, la storia d'amore, l'ambientazione e le vicende secondarie: tutti elementi che in libro con poco piu' di cento pagine devono essere per forza ridotti all'osso.
-Il romance NON E' UNA TELENOVELA
Sembra che, soprattutto qui in Italia, diverse persone tendano a pensare che il romance sia la trasposizione su carta delle soap opera: nulla di piu' sbagliato. In un romance non troverete personaggi che cambiano partner come fossero fazzoletti di carta, ne' troverete personaggi a cui capita una disgrazia dietro l'altra, ne' indecisioni sentimentali (lo amo - non lo amo) protratte all'infinito. E non e' nemmeno vero che tutti i protagonisti sono ricchi & bellissimi!
-Il romance NON E' DANIELLE STEEL.
Vista la popolarita' di questa signora, e il genere sentimentale a cui si dedica, molte persone identificano il romance con Danielle Steel. Anche questo e' sbagliato! La maggior parte delle lettrici americane di romance e' d'accordo nell'affermare che i libri di Danielle Steel non sono romance, anche se occupano tanto spazio negli scaffali dedicati ai romance.
-Il romance NON E' UN ROMANZO EROTICO PER SIGNORE.
Non e' vero che in tutti i romance c'e' sesso.
Esistono sottogeneri prolifici, il regency e l'inspirational romance, in cui e' di regola che non venga descritto *nulla* di sessuale. Tante altre autrici, pur non scrivendo in queste due categorie, non danno molto rilievo al sesso.
Altre ancora, pur scrivendo scene d'amore dettagliate, lo fanno con equilibrio: su un libro di 300/400 pagine, 12 pagine possono essere dedicate al sesso. Ma questo non puo' certo rendere l'intero romanzo "pornografico", giusto?
Infine, tutti i generi hanno il loro sottogenere piu' spinto, e questo accade anche per i romance. Ma se una decina di autrici si dedica all''erotic romance', questo non vuol dire che le altre centinaia di autrici facciano lo stesso!

-Mai fare di tutta l'erba un fascio.

Chi ha scovato qualche vecchio romanzo rosa dal "baule della nonna" o nello "scaffale dell'amica", probabilmente si e' fatto delle idee sbagliate. Innanzitutto perche' probabilmente ha trovato un romanzo rosa non americano, che percio' ha ben poco a che fare con quello di cui si tratta su queste pagine. In secondo luogo, perche' il romance americano si e' sviluppato nel corso dei decenni, percio' uno scritto negli anni '70 non rappresenta l'attuale offerta di romance. Infine, perche' non basta un singolo libro trovato a caso per giudicare una produzione così vasta, ricca di generi e autrici.

Emozioni e idealizzazione.
"Leggere di omicidi, stupri, torture, genocidi, culto del demonio e guerra va bene. Leggere di amore e impegno reciproco e' male?"

Un'ottima spiegazione di come si e' arrivati a questo paradosso e' fornita da Jenny Lim, autrice del sito Romance Novel Central:
"Il genere romance suscita reazioni controverse perche' tratta di emozioni. Non tutti si trovano a loro agio con questo. I romanzi dell'orrore ci fanno paura, ma cavoli, sappiamo tutti che sono ben poche le possibilita' di venir sbudellati da un camion guidato da una bambola pazza che ride.

Ma l'amore? Alcuni di noi ne sono rimasti bruciati, e odiano anche solo sentirne parlare. Altri vogliono un amore con la A maiuscola, ma non lo ammetteranno mai. Alcuni non ci credono, rifiutano di crederci perche' l'amore ci lascia tutti vulnerabili. Essere innamorati significa dipendere da qualcuno che contraccambi i nostri sentimenti. (...)
Quello che rende i critici così infervorati sulla questione del "realismo nel romance" e' che un romance, uno buono, presenta una nozione idealizzata. Siamo amati veramente, completamente e incondizionatamente da qualcuno che amiamo, da questo qualcuno che potrebbe attraversare il fuoco per noi. Puo' portare il lettore a sospirare o a bruciare di invidia perche' questi ideali espongono soltanto le ineguatezze delle nostre vite.

Nella vita vera, l'amante/marito non sempre ci capisce completamente. Il capo grida e non ti apprezza mai completamente, i bambini urlano e ti chiamano genitore schifoso quando sono adolescenti, spesso ti siedi nella tua stanza e ti chiedi perche' la vita non va nel modo che avevi pianificato 30 anni prima, e questo prima che tu possa accettare che i tuoi cari possono morire, ammalarsi, lasciarti o semplicemente smettere di amarti. Aggiungici un po' di sentimenti di rimorso, rabbia, frustrazione, solitudine e abbandono.
In un romance, tutti questi problemi della vita vengono risolti, o c'e' una speranza di salvezza, alla fine. L'uomo speciale a cui possiamo affidarci per tutta la vita affinche' ci protegga dal mondo. E io non posso fare a meno di immaginare le insicurezze del lettore, l'invidia, ed altre emozioni sgradevoli che fanno rodere perche' quella storiella melensa raramente corrisponde alla vita reale. Raramente alla loro vita.

Siamo tutti soli ed e' possibile che il romance possa comunicare questo messaggio, invece di quello che lo ispira.
Per il lettore di romance, queste sensazioni sono catartiche e noi sappiamo come tradurle in speranza. Per coloro che non le sanno controllarle: "Che schifezza! E' talmente melenso da nauseare! Non lo sopporto! NON E' REALE! Voglio malattia, morte, CREDIBILITA'!" Sarebbe molto piu' facile leggere di una tipa nevrastenica che si trova incastrata in un ciclo di dipendenza sessuale-abbandono così da poter dire "Ha, ha! Questa sì che e' vita vera. Adesso c'e' qualcosa di cui posso ridere e sentirmi superiore."
Penso che sia perche' siamo tutti educati ad essere cinici. Molti di noi non possono farne a meno. I romanzi d'amore sono qualcosa che molte persone superano - l'amore eterno, il vissero per sempre felici e contenti, eccetera. E' una forma forte di escapismo - dobbiamo confrontarci con le nostre insicurezze e rivivere la nostra giovinezza ideale/"sciocca" per arrivare allo stato mentale per apprezzare questi libri. I romance richiedono che i lettori abbandonino il loro cinismo.
Ma un buon romance, uno davvero buono, mi ispira e mi fa apprezzare quello che io gia' posseggo. Non e' un processo facile, immagino che uno debba essere per natura ansioso/insoddisfatto o che debba aver sperimentato qualche crisi esistenziale per apprezzare pienamente l'escapismo che gli elementi irreali dei romance offrono. (...)

Se i critici hanno problemi con tutto questo, be', peccato. Non e' colpa nostra se non possono abbandonare il loro compiaciuto cinismo, pessimismo, e malsano amore per le tragedie per sentirsi a posto con le loro vite."

Sessismo.
"E' una coincidenza che il genere letterario piu' denigrato sulla terra sia uno creato e letto quasi esclusivamente da donne?" ~ Sarah Bird

Secondo molte autrici e lettrici, uno dei principali motivi per cui il genere romance e' così ampiamente denigrato e' da ricercarsi nel sessismo. Il fatto che i romance siano letti, scritti e curati principalmente da donne fa sì che le persone tendano a considerare il genere frivolo e non intellettuale.

Tante lettrici americane
si chiedono: "Perche' il New York Times non recensisce quelle autrici di romance che compaiono sempre nelle loro liste di best-seller? Perche' un'autrice come Nora Roberts, che nel 2001 ha venduto piu' paperback di Stephen King, non viene recensita nelle pubblicazioni che regolarmente recensiscono altri generi come il giallo, la fantascienza e l'horror?"
Per molte, la risposta e'... sessismo.

Judith McNaught, una delle autrici piu' popolari, afferma: "Penso che il motivo principale per cui il romance viene ridicolizzato dai critici letterari e' perche' a noi non importa se gli uomini capiscono il genere. Noi non stiamo scrivendo per far piacere agli uomini, e questo li infastidisce oltremodo. Si sentono minacciati da tutto quello che non e' dedicato principalmente alla loro gratificazione."
E prosegue: "La sessualita' nei romance e' uno dei principali target di ridicolo. Questa ridicolizzazione e' in realta' umiliazione nei confronti delle donne. Sminuisce la nostra sessualita' e le nostre fantasie. Perche'? Perche' le nostre fantasie sessuali sono diverse da quelle degli uomini, così gli uomini si sentono minacciati da esse. E che cosa fanno gli uomini quando si sentono minacciati? Sghignazzano. Prendono in giro cio' che li minaccia."

Formulaicita', escapismo.
"Ottieni sempre piu' rispetto se non metti un lieto fine"
~ Julia Quinn

Un'altra delle accuse rivolte nei confronti del romance e' quella di basarsi su formule fisse riprodotte all'infinto.
Ma tanti altri generi si basano su formule fisse: il giallo, la fantascienza, il fantasy, il legal thriller. Tutti hanno una struttura collaudata, con personaggi, ambientazioni e modalita' tipiche che ricorrono piu' e piu' volte.
Allora perche', tra tutti i generi, il romance e' quello piu' accusato di ripetitivita'?

Il romance e' spesso liquidato come "fantasia escapista".
Ma e' solo il romance a rientrare in questa categoria? Infondo, quando leggiamo un libro veniamo trasportati in un altro mondo: e' una fuga dalla (nostra) realta' sia che ci sia o meno un lieto fine, sia che si parli di amore o di mostri o di omicidi.
I romance possono costituire una "fuga dalla poverta' e dallo stress e dai lavori monotoni e sterili". E' giusto che questa funzione sia giudicata così negativamente?

Un'interessante teoria e' quella offerta da una delle autrici piu' di rilievo del genere romance, Judith Ivory: "La fiction letteraria, o il giallo o la fantascienza, e' molto intellettuale, mentre il romance e' emozionale nel conenuto. Ora, tutti gli scrittori, essendo umani, possono commettere un errore occasionale. Rendere in modo sbagliato il ragionamento di un personaggio puo' sballare la logica. Uno scrittore puo' sicuramente essere criticato per questo. Ma fare un errore su cio' che un personaggio prova, be', il risultato sara' un'emozione che non suona vera. Come chiami le emozioni che non suonano vere? 'Sentimentali.' 'Sdolcinate.' 'Melense.' Osserva queste parole! Portano con se' un biasimo molto piu' pesante per lo scrittore che non 'illogico'. E penso che in parte sia perche' questo e' stato un errore femminile, e le donne sono state in una posizione inferiore per così tanto tempo che noi stiamo ancora accettando l'idea che gli sbagli emozionali siano peggiori di quelli intellettuali."

Accuse di pornografia.

La cosa piu' patetica, probabilmente, e' accusare i romance di pornografia. Ho gia' smentito il pregiudizio secondo cui i romance sono romanzi erotici. Ma vorrei citare altri due punti fondamentali che
Jenny Lim ribadisce a chi accusa il romance di pornografia:

1."I romance trattano di amore. E chi si ama fa sesso, giusto? Allora qual e' il problema? Due persone che non fanno sesso ma si giurano amore eterno e' meglio lasciarle agli annali religiosi."

2."La maggior parte della pornografia e' rivolta agli uomini e tende a lasciare le donne con un senso di degradazione. Le donne sono usate, abusate, scaricate, rese in niente piu' che seni sovrabbondanti e orifizi surriscaldati. E' disgustante e per nulla eccitante.
Il romance, d'altro canto, nobilita le donne che fanno sesso. Esse sono desiderate per il loro cervello così come per il loro corpo, hanno dignita' ed autostima. (...) C'e' emozione, c'e' tenerezza, c'e' amore. C'e' anche la promessa di un mattino dopo in cui lei sara' ancora rispettata dal suo amante. Questo sarebbe porno? Porno e' un'accozzaglia insensata e forzata con lo scopo di eccitare la lussuria del lettore e niente piu'. Il sesso nel romance ha lo scopo di enfatizzare la tenerezza, l'amore e le emozioni e sì, se e' fatto bene, puo' anche eccitare."

Problemi pratici: le cover.

In America, fino ai primi anni '90 le copertine dei romance presentavano due amanti poco vestiti e avvinghiati in un abbraccio appassionato.
Dai primi anni '90 in poi le autrici piu' popolari (tra cui, ad esempio, Judith McNaught e Julie Garwood) sono state premiate con copertine piu' sobrie con elementi decorativi come fiori, spade, nastri o scorci paesaggistici.
Da allora, gradualmente, la cover stereotipata con gli amanti seminudi e' stata sostituita da questo nuovo tipo di design, piu' elegante e discreto.
Attualmente la cover vecchio-stampo e' utilizzata solo da poche case editrici minori, o per alcune nuove autrici di historical romance. In altri casi e' *nascosta* come illustrazione interna o nel retro del libro.
I responsabili delle case editrici hanno quindi appoggiato il parere di tante lettrici convinte che le cover tradizionali:
- riflettevano (e provocavano) la mancanza di rispetto nei confronti del romance;
- scoraggiavano potenziali lettrici piu' di quante ne attraessero;
- provocavano imbarazzo alle lettrici, facendole apparire come un branco di casalinghe frustrate;
C'e' da augurarsi che anche gli editori dei paesi stranieri in cui i romance vengono tradotti (Italia, ma non solo) capiranno il merito di cover piu' dignitose...


Mancanza di supporto delle lettrici

Se e' vero che la lettrice di romance e' "emancipata" in quanto legge romance senza preoccuparsi di cosa "dovrebbe" leggere ne' di cosa pensano gli altri, e' anche vero che spesso non si preoccupa di difendere il genere quando esso viene attaccato.
E' opinione diffusa che il genere romance sia così denigrato perche' le lettrici non fanno nulla per promuoverlo tra coloro che lo criticano. Ci vuole coraggio, infatti, per affermare di preferire un genere considerato "spazzatura" o nei casi migliori "tutto melassa e smancerie".
Ma per ottenere piu' rispetto, l'atteggiamento da adottare e' esattamente l'opposto. Questo e' l'accorato appello di una lettrice americana: "La gente semplicemente non sa che cos'e' il romance, e dobbiamo tutte diventare missionarie. Porto sempre con me un romance in piu' e quando qualcuno dice 'Non leggo romance' io do' loro il libro e li sfido a leggerlo. Solo allora, potranno dirmi che a loro non piace il romance! Camminate sempre a testa alta e fate conoscere le vostre opinioni!"

Prosegui su: I romance in Italia.

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